Bellissima, biologica, profumatissima, gustosissima gita con ” We parents ” presso l’azienda di Adriano Galizzi nel cuore della Val Gandino, alla scoperta della produzione delle gallette di mais, oltre all’amore per le cose semplici; alla riscoperta degli antichi sapori, un’opportunità per tutti di ritornare a mangiare il cibo sano, coltivato e trasformato come una volta e nel rispetto dei tempi della natura. Le gallette non hanno semplicemente un ruolo centrale all’interno della produzione, ma rispecchiano a pieno il lavoro, la genuinità e la mission di questa azienda. Quale metodo migliore per far assaporare ai bambini una qualsiasi lavorazione e produzione, se non quella di optare per i metodi antichi/tradizionali ovvero le proprie mani, curiosità e concentrazione? Abbandoniamo quindi per un’ora le macchine: ed ecco ottenuti occhioni spalancati da parte dei nostri piccoli “agricoltori”. Appena varcata la soglia di una stanza, hanno compreso subito che quelle ceste piene di pannocchie di mais spinato, detto appunto ” di Gandino “, erano a loro disposizione, intuendo già l’esperienza che li attendeva. Un naturale entusiasmo e frenesia li ha uniti tutti in un coro di ” prima io, prima io- tocca me, tocca me ” davanti a una piccola graticola per sgranare la pannocchia, dividendo i semi dallo scarto ( il tutolo ), mentre per un altro gruppo: guanti alle mani e sgranatura a mano. Ottenuto un ottimo lavoro da parte di tutti, si è passati alla fase di macinatura con l’utilizzo di una piccola macina A MANO (buona alternativa alla palestra), successivamente hanno setacciato la farina con ampi setacci (scusate il gioco di parole) per dividere la polvere dalla farina buona e voilà tutto pronto per la polenta. La visita è proseguita presso il laboratorio per la produzione delle gallette dove un macchinario automatizzato effettua le fasi sopra descritte e trasforma diversi tipi di farina in squisite gallette. E qui è stato singolare il divertimento che ne è scaturito: appena è stato esclamato ” potete assaggiare “: mani di grandi e piccini attingevano dal nastro trasportatore, impedendo il raggiungimento della fase finale, quella cioè del confezionamento. Non si riusciva mai a raggiungere NUMERO 22 GALLETTE necessarie per completare questa fase. Belle calde e gustosissime, su quel nastro, più mani che gallette, una tirava l’altra. E’ stato doveroso a un certo punto Sforzarsi a non mangiarne più, assistendo finalmente alla fase di confezionamento. L’ accoglienza dell’azienda Galizzi è proseguita con un dono a ciascuno di una piccola confezione di gallette. A conclusione di questa giornata un ricco buffet di polentone fumante con formaggi locali; grissini; gallette con salame e formaggi locali. Dolce: biscotti, torta di mele e sbrisolona. Buon vino rosso, acqua e succo di mele. Tutti uniti in un sentito grazie, quella parole ovvia che nasce in un cuore sensibile davanti alla condivisione del proprio lavoro svolto con passione, amore, dedizione, rispetto verso tutto ciò che è natura. Una condivisione che arricchisce piccoli e grandi, quindi: GRAZIE.